Oggi parliamo di Cage e L Bracket di casa SmallRig.

Partiamo dai cage, cosa sono i Cage?

Cage in inglese vuol dire gabbia, infatti il cage è una struttura che sta intorno alla fotocamera e ha una serie di funzioni.

Quali sono le funzioni principali del cage?

Le funzioni principali del cage sono 3:

• Protezione – È un elemento di metallo che protegge la fotocamera
• Comodità – Comodo vista la possibilità di agganciare ulteriori accessori; questo soprattutto quando un videomaker ha necessità di utilizzare accessori come microfono, monitor, illuminatore, impugnatura, aggancio al treppiede, rotaia, attacco arri etc
• Fattore estetico – Questo perché oltre al fattore funzionale, i cage sono costruiti sulle misure delle specifiche fotocamere, rendendo agevole l’inserimento e la rimozione di batterie, schede memoria e dei cavi.

In alcuni casi per una stessa fotocamera troviamo più tipologie di cage (come mostrato nel caso del cage per Sony ZV1).

Esiste solo il cage per poter installare i vari “rig”, cioè le varie attrezzature?

Naturalmente no!

Esistono diverse tipologie dello stesso cage quindi magari con degli innesti particolari.

Esistono anche dei cage a metà.

Ovviamente gli half cage forniscono meno protezione e meno funzionalità, però a tutti gli effetti svolgono il loro compito!

Dopo i cage parliamo delle staffe a L  (o L bracket)

Poi esistono anche le staffe a L, le cosiddette L Bracket.

A cosa servono le staffe a L?

Sono nate in ambito fotografico per poter ribaltare la camera di 90°.

Utilizzando lo stesso innesto, solitamente arca, posso andare ad agganciare sul treppiede anche la fotocamera in verticale.

Nel caso di SmallRig, le staffe a L hanno ulteriori funzioni, oltre a quella di protezione e al fattore estetico.

Come nel caso dei cage, le L Bracket consentono di agganciare una serie di viti, come quelle a ¼” e quelle a 3/8”

E alcuni addirittura hanno la possibilità di allontanare la staffa per questioni di comodità.

Riguardo all’innesto arca è semplicissimo: immaginate un treppiede, io sgancio la testa del treppiede, ad esempio un treppiede Sirui, con una testa a innesto arca.

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Dal cage parte tutto! 

Quindi per prima cosa devo acquistare il cage specifico per la mia fotocamera, poi da lì posso installare accessori a contorno.

Quali accessori? Li vedremo nei prossimi video!

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Oggi parliamo di Cage e L Bracket di casa SmallRig. Partiamo dai cage, cosa sono i Cage? Cage in inglese vuol dire gabbia, infatti il cage è una struttura che sta intorno alla fotocamera e ha una serie di funzioni. Quali sono le funzioni principali del cage? Le funzioni principali del cage sono 3: Protezione – È un elemento di
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Oggi ti voglio mostrare questa testa fotografica a 4 vie di Sirui: la testa FD-01.

Io l’ho provata insieme al treppiede R-3213X, trovi il mio video dedicato al treppiede qui.

La testa per treppiede FD-01 è molto comoda per chi fa fotografia di paesaggio

È una testa molto comoda quando si parla di fotografia di paesaggio.

Sbloccata su tutti gli assi; ha rotazione panoramica asse orizzontale e verticale…

… e ha anche lo sblocco a livello di piastrino.

Quindi nel momento in cui hai posizionato la tua camera e bloccato tutti i livelli, semplicemente devi fare una rotazione di camera.

Non vuoi sbloccare la parte principale della testa panoramica, basta sbloccare il piastrino e fare un movimento di camera, perché questo?

Perché potrei tenere anche la testa in una posizione diversa e ruotare la camera da un’altra angolazione.

È una testa molto stabile e solida. L’attacco della testa Sirui FD-01 è oramai lo standard per eccellenza arca swiss.

Sirui FD 01 ha la vite di aggancio sia da 3/8″ che da 1/4″ che ruota all’interno, in più ha la maniglietta per serrare al meglio il piastrino sotto la fotocamera.

Io tuttavia non ho usato questo piastrino, ma ho utilizzato la testa per treppiede con le piastre che già avevo collegate alla mia reflex senza doverle cambiare… proprio perché si tratta di un prodotto standard.

Parliamo delle specifiche tecnice della testa a 4 vie per treppiede Sirui FD-01

Le dimensioni della testa Sirui FD 01 sono 95,5 x 105 x 165 mm e pesa 0,77 Kg.

Il carico massimo della testa è di 10Kg e devo dire che, dopo averla messa duramente alla prova, tiene veramente bene!

Tutte le viti rispondono perfettamente, non ci sono problemi sulle filettature e quant’altro.

Sotto ha lo sgancio per la panoramica, sganciando lì posso far ruotare la testa sull’asse.

Logicamente con il selettore e tutti i gradi segnati sulla ghiera azzurra.

Sulle due manopole c’è sempre la graduazione assegnata sia sull’asse orizzontale che su quella che permette il movimento sull’asse verticale.

In più questa testa treppiede è dotata di due livelle, grazie alle quali metto a posto perfettamente la testa con dei micro movimenti.

Quindi nella fotografia di paesaggio principalmente questa cosa è comodissima!

Piazzo il treppiede magari sono in una situazione un po’ sconnessa dove non riesco a mettere perfettamente in bolla il treppiede, tac!

In un attimo posiziono la testa e sono a posto.

Devo essere molto sincero avevo provato altre teste a 4 vie in passato e tant’è vero che io sono un amante della testa a sfera.

Magari un giorno quando avrò in prova una testa sfera vi farò vedere anche!

Questa testa a 4 vie Sirui tuttavia mi ha fatto ricredere perché i movimenti sono veramente precisi

In più anche comodissimo lo sblocco della base del piastrino dove viene agganciata la reflex.

Questo significa che sbloccando il piastrino posso andare in una posizione più scomoda ed effettuare vari movimenti utili per gli scatti.

Capisci che sono tutti movimenti che mi permettono di gestire al meglio la fotografia perché alla fine il risultato è quello.

Nel caso utilizzassi una testa a sfera non potresti agire sul singolo asse, ma avresti sbloccato tutto il sistema della testa.

Questa alla fine è questione d’abitudine e devo dire che mi sono trovato veramente bene, soprattutto perché è veramente robusta! Ci ho montato la mia 5D con il 600mm e tiene perfettamente senza problemi.

Ci ho fatto fotografia di paesaggio ed è veramente stabile, una volta posizionata rimaneva bloccata.

Gran bell’apparecchio questa testa a 4 vie Sirui FD 01

Adesso l’hai vista qui al banco prova, però cliccando qui sotto troverai i filmati dove la metto a dura prova in ambiente naturale.

Guarda la testa a 4 vie Sirui FD-01 in azione!

Trovi qui la lista dei rivenditori autorizzati Sirui

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Da tempo ero in cerca di batterie compatibili di alta qualità che potessero andare anche sui gimbal Zhiyun di ultima generazione.

Questi gimbal installano le batterie 18650 da 3,7 Volt.

Fino allo Zhiyun Crane 2 erano da 2000 milliampere, mentre a partire dal Weebill le hanno inserite da 2600 mAh per rendere ancora più duratura la carica.

Avevo provato altre batterie 18650 di terze parti sui gimbal ma non avevano la dimensione giusta.

Questo perché ho scoperto che alcune batterie 18650 sono un po’ più corte, quel tanto che non permette di installarle sui gimbal e, come si dice dalle mie parti, “ci ho dato a mucchio” e mi sono comprato un set di riserva di batterie 18650 Zhiyun Originali.

Ovviamente sono batterie ottime e non ho mai avuto nessun problema, ma, con l’arrivo in Italia, tramite Toscana Foto Service, del band Tedesco di Batterie PATONA, ho cercato nel loro immenso catalogo e finalmente ho trovato la 18650 della linea Premium.

Ricordo che Patona ha diverse linee di produzione!

A partire dalle Standard che sono evidenti grazie al colore Giallo della confezione, per passare alle Comfort, un po’ più evolute delle standard ma che nel settore fotografico non esiste nessuna referenza, fino a arrivare alle Premium (evidenziate con colore nero e verde del packaging) e Platinum (Colore Grigio e azzurro) che di queste ultime esistono solo poche referenze, mentre di “Premium” esistono praticamente tutte le referenze di batterie importanti nel settore foto/video.

Parliamo delle batterie Patona Premium 18650: ideali per i gimbal Zhiyun

Le batterie 18650 Premium di Patona sono batterie agli Ioni di Litio da 3,7 Volt e con un milliamperaggio di 3350; per cui sulla carta superiori rispetto alle Zhiyun che sono da 2600.

Anche i Wh (Wattora) sono superiori rispetto alle Zhiyun: sono infatti da 12,40Wh contro le 9,62Wh delle Zhiyun.

Ultima cosa da sapere, che non è del tutto scontata: la serie 18650 di batterie non sono batterie proprietarie del brand di gimbal Zhiyun, ma sono un formato generico.

Questo come le pile:

• AA Stilo
• AAA ministilo
• CR123
• E così via…

Sono infatti installate anche in gimbal di altri produttori e si trovano anche in settori diversi dalla fotografia.

Tralasciando queste interessanti nozioni teoriche, vi posso confermare che le batterie PATONA Premium 18650 le ho caricate con il Caricatore Zhiyun nella confezione del Crane 2S e si sono regolarmente caricate (esistono tuttavia caricabatterie PATONA per le 18650).

Dopo averle installate nel Crane 2S, e dopo aver calibrato la nuovissima Canon EOS R5 con obiettivo RF 85 F1.2 L USM sul gimbal, ho acceso il sistema e tutto ha funzionato a meraviglia!

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Da tempo ero in cerca di batterie compatibili di alta qualità che potessero andare anche sui gimbal Zhiyun di ultima generazione. Questi gimbal installano le batterie 18650 da 3,7 Volt. Fino allo Zhiyun Crane 2 erano da 2000 milliampere, mentre a partire dal Weebill le hanno inserite da 2600 mAh per rendere ancora più duratura
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Ciao mi chiamo Ivan D’Antonio e sono un ambassador europeo di Canon e oggi volevo parlarvi del mio nuovo progetto.

È un qualcosa di diverso da quello che faccio di solito, ovvero:

• Video musicali
• Pubblicità
• Cortometraggi

Per realizzare il progetto Ode alla Terra. Funerale (qui il comunicato), che mi vedeva coinvolto in qualcosa che non facevo da tanto tempo, ovvero la pittura (che è stata il mio primo amore e il mio ingresso nel mondo dell’arte), ho avuto la fortuna di avere il supporto tecnico di Canon Italia e Universo Foto.

Cosa c’entra il mondo della pittura con l’imaging digitale?

In realtà tutto quello che noi oggi viviamo come fotografia e video parte da un bisogno primordiale dell’uomo, che è quello di esprimersi e di raccontare storie.

All’inizio si faceva con il disegno, con la pittura… 

…poi grazie alla tecnologia questo linguaggio si è potuto evolvere in altre forme, come la fotografia e il video per esempio.

Ho lavorato per molti anni con la pittura, poi sono passato al video per la curiosità che mi ha messo questa nuova forma di espressione.

Perché col digitale il video è diventato più democratico

Prima girare qualcosa in pellicola era molto più difficile perché i costi erano enormi; invece con il digitale tutti hanno avuto accesso a questa tecnologia, me compreso che, nel 2010 circa, comprai la mia prima 5D Mark ii.

Da lì ho cominciato a muovere i miei primi passi nel mondo del videomaking fino a diventare ambassador Canon.

Sono passato dal mondo analogico della pittura a quello digitale del film making; adesso ho voluto fare un passo indietro.

Questo non perché il video non mi desse quello che stavo cercando, ma semplicemente perché c’è un motivo per cui scelgo il medium che darà vita a quello che ho in mente.

Quando voglio parlare di storie che hanno come filo conduttore il tempo, cioè delle storie che hanno bisogno di evolversi nel tempo, il video è il mezzo ottimale.

Invece in questo caso volevo creare delle immagini fisse, un qualcosa di sospeso

Ho scelto la pittura perché mi è più vicina rispetto alla fotografia tradizionale, perché comunque sono cresciuto con la pittura e la capacità di poter modellare esattamente quello che ho in testa mi ha permesso di arrivare prima a quello che volevo.

E inoltre, quando si parla di cambiamento climatico si ha sempre paura che bisogna tornare in qualche modo indietro, abbandonare alcune abitudini che abbiamo adesso.

Con Ode alla Terra. Funerale invece ho voluto testare in prima persona cosa vuol dire tornare a vivere come facevo 15 anni fa.

Quindi essere dipendente della luce naturale, perché quando va via la luce naturale devo smettere di dipingere, perché le luci artificiali non mi fanno percepire i colori nella maniera giusta.

Quindi mi sono un po’ in qualche modo riaccordato con i ritmi naturali; penso che questa scelta sia proprio legata al tema che ho trattato.

La riproduzione di un dipinto è un processo davvero sottile perché i colori non sono gli stessi della natura.

Certamente si cerca, almeno nel mio caso, un certo realismo ma voglio essere libero di interpretare le sfumature nella maniera che mi sembra più corretta per il messaggio che sto dando, quindi ad esempio:

• Un incarnato posso farlo più sul giallo più sul rosso in base all’atmosfera che voglio creare
• Le foglie degli alberi magari voglio farle più fredde per sottolineare un qualcosa di interiore che vivono i personaggi all’interno della scena

Quindi non è una semplice riproduzione della realtà ma è un riprodurre qualcosa che è stato interpretato.

Qui entra in campo tutta la tecnologia dell’imaging di Canon

Perché Canon può seguire questo processo dalla macchina fotografica alla stampa su carta, quindi con un controllo su tutta la “filiera” della riproduzione dell’immagine.

Sono davvero esigente per quanto riguarda i colori, quindi avere accesso a questa tecnologia mi ha aiutato davvero a ottenere quello che avevo in mente.

Anche perché le stampe delle opere poi andranno in giro nelle case di chi vorrà averne una e devo essere certo che quando guarderanno quella riproduzione in qualche modo è come se stessero guardando l’opera originale.

Fotografare un dipinto ad olio è diverso rispetto al fotografare un’altra tecnica pittorica, perché l’olio è riflettente.

Qualsiasi luce viene riflessa dalle pennellate.

C’è  una tecnica che si utilizza per fotografare al meglio queste opere ed è quella di polarizzare sia le luci che mettere un polarizzatore sulla lente.

Questo fa sì che si riescono a eliminare tutti i raggi che rimbalzano intorno.

E quindi essere molto accurati nella produzione sia dei colori, perché si evitano i riflessi, che dei dettagli perché si evitano quei puntini di luce classici di quando si fotografa un’opera a olio ma non si conosce questa tecnica.

Una volta realizzate le foto delle opere si deve passare alla post produzione per cercare di rendere alla perfezione quello che si è fotografato sulla carta.

Io utilizzo un color checker che mi aiuta a ritrovare esattamente le tonalità del dipinto originale e a riprodurre su carta.

Ho scelto una carta fine art per la riproduzione

Quindi opaca e leggermente ruvida perché mi ricorda un po’ le carte che si usano per l’incisione.

È opaca che tiene il colore nella sua maniera caratteristica è un qualcosa che dà ancora più valore a quello che si è stampato.

Durante la mostra ci sarà un piccolo spazio interattivo dove, sempre con la collaborazione di Canon Italia e Universo Foto, allestiremo uno spazio dove i visitatori potranno fotografarsi immersi in una delle opere pittoriche e poi stampare subito un ricordo con una Canon Selphy.

Questa è una cosa a cui tengo molto perché nel mondo digitale si sta un po’ dimenticando quello che è l’avere tra le mani un’immagine, avere quindi un foglio che porteremo con noi e che sarà un bel ricordo.

Con il mio ritorno alla pittura si lega anche un po’ questo elemento.

Il ritorno alla fotografia fisica, come mi piace chiamarla, è qualcosa in cui credo veramente e Canon, con la sua linea di stampanti che riesce a portare nelle nostre case e nei nostri studi, garantisce una qualità di stampa a cui davvero non eravamo abituati. Quindi da adesso possiamo realizzare direttamente noi delle stampe a regola d’arte.

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Dopo gli ultimi articoli, in cui abbiamo parlato del nuovissimo Crane 2S e abbiamo visto come installare il meccanismo di follow focus, oggi parleremo del sistema di trasmissione wireless di Zhiyun.

Parliamo quindi dell’Image Transmission Transmitter e dell’Image Transmission Receiver.

In questo video/articolo ci focalizzeremo sul trasmettitore per gimbal, analizzando come funziona e come si collega al nostro stabilizzatore.

Sia il trasmettitore che il ricevitore per gimbal funzionano con tutti gli stabilizzatori Zhiyun della linea S

Ovvero:

• Weebill S
• Crane 3S
• Crane 2

A cosa serve il trasmettitore per gimbal?

Il trasmettitore per stabilizzatori Zhiyun (Transmount Image Transmission Transmitter) ha la possibilità di prendere i segnali della fotocamera compatibile e i comandi del gimbal, oltre a consentire di vedere a distanza il monitor della fotocamera.

Cosa troviamo dentro la confezione?

• Il trasmettitore – dotato di un segnale che può arrivare fino a cento metri di distanza
• Una piastra – che ci permette di andare a utilizzarla sul gimbal stesso
• Tutti i vari cavi (cavo usb di ricarica; cavo di connessione al gimbal; 3 diversi cavi per collegare il trasmettitore alle varie camere presenti sul mercato)
• Un supporto – per poter agganciare il prodotto su una fotocamera tramite il cold shoe
• Viti e brugola – per installare la piastra e per agganciare al meglio il gimbal

L’Image Transmission Transmitter è dotato di:

• Due antenne, che ruotano di 270°
• Un pulsante di accensione che svolge anche alcune funzioni
• 3 indicatori Led
• Un ingresso usb 3.0 (compatibile con le varie fotocamere) e un ingresso hdmi
• Un ingresso USB-C su un lato che servo per mettere in carica questo accessorio per gimbal e per farlo comunicare con il nostro stabilizzatore Zhiyun

Questo accessorio per gimbal si attacca allo stabilizzatore con un sistema di aggancio rapido, molto intuitivo poiché presenta 3 evidenziazioni di colore bianco.

Per installare il prodotto sul gimbal, la piastra dovrà essere posizionata in un verso obbligato.

Se la installiamo nel verso opposto non riusciremo poi a montare il trasmettitore sullo stabilizzatore.

Per procedere all’installazione dovremo mettere in standby il gimbal bloccando gli assi per evitare degli spostamenti.

Quello che dovremmo fare adesso è procedere alla calibrazione del gimbal, prima di farlo però effettuiamo altri passaggi.

Colleghiamo il cavo di comunicazione del trasmettitore allo stabilizzatore, quindi dobbiamo collegarlo alla camera.

Poi colleghiamo il cavo HDMI alla fotocamera; infine possiamo procedere alla ricalibrazione dello stabilizzatore.

Una volta calibrato, riaccendiamo e riarmiamo il nostro Crane 2S per poi collegarlo all’app ZY PLAY.

Clicca qui per scoprire tutte le funzionalità del trasmettitore gimbal Transmission Transmitter di Zhiyun!

Rivenditori autorizzati Zhiyun in Italia

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